#malloreddusingiardiniera

Malloreddus Inegrali, in Giardiniera


Finalmente è giovedì. Abbiamo scollinato il metà della settimana e ci avviciniamo al weekend, non è troppo lontano dai.

Comunque siamo anche arrivati a questo goloso #gnocchiday ma sapete che ci ho preso la mano a portarvi in tavola idee fresche? Perché uno gnocco non fa primavera: ma fa estate! Soprattutto se consumato freddo - e devo dire di aver ricevuto il brevetto ufficiale anche da papà, pastaio esperto ed esigente.

Giusto qualche giorno fa mi è stato regalato un bel cavolfiore - una delle inflorescenze che più adoro - in natura ne esistono di diversi colori, spesso bistrattato questo piccolino è il nostro protagonista di oggi. Non so il perché ma mi è venuta in testa subito quest'idea quando l'ho ricevuto, di tradizione piemontese veniva realizzata nel passato per affrontare le giornate invernali e per non far mai mancare un pasto sulle tavole soprattutto quelle povere, sto parlando della 'Giardiniera' verdure lessate in acqua e aceto.

E quindi mi sono subito immaginato quest'accostamento per un perfetto #giovedignocchi a metà tra la Sardegna con dei golosi malloreddus e la pura tradizione piemontese, in chiave totalmente vegana?

INGREDIENTI
200 g di Farina Integrale
200 g di Cimette di Cavolfiore
2 Carote di Media Grandezza
1 Cipolla Rossa
Sedano a piacere
1 abbondante Bicchiere di Aceto di Vino Bianco
2 Cucchiai di Salsa di Soia
Foglie di Basilico

PROCEDIMENTO
Come prima cosa occupatevi delle verdure: quindi dopo averle lavate sotto acqua corrente, tagliate il cavolfiore a cimette. Per quanto riguarda la carota, dopo averla pelata tagliatela a bastoncini, e la cipolla invece procedete a creare dei tagli orizzontali giratela di 90 gradi e procedete ad affettarla ottenendo una dadolata grossolana.
Portate a bollore in un tegame dell'acqua, aggiungete un cucchiaio di salsa  di soia e quando sarà giunta a bollore aggiungete il bicchiere abbondante di aceto (su circa 250 ml 1 Bicchiere abbondante) quindi tuffatevi le verdure e procedete alla cottura, non dovranno essere troppo morbide ma restare croccantine e pungenti.
Una volta che saranno cotte, scolatele e lasciatele raffreddare a temperatura ambiente, a questo punto realizzate i vostri malloreddus: unite la farina integrale con l'acqua e il sale - so che la ricetta originale vorrebbe la semola - quindi una volta ottenuto un impasto compatto e omogeneo ma sempre morbido ricavate dei "grissini" e da questi dei tocchetti di circa un centimetro. Cosa differenza il malloreddus dallo gnocco? Appoggiate ogni tocchetto di impasto sul riga gnocchi e con un tarocco spingete creando un ricciolo, mentre gli gnocchi normali sono solo passati lasciando la forma bella piena. Procedete ad esaurire i tocchetti e potete lessarli.
Una volta che il tegame scelto sarà giunto a bollore, tuffateli e attendete che l'acqua avrà ripreso a bollire un paio di minuti e spegnete il fuoco lasciando che vengano a galla. Quindi scolateli e conditeli con dell'olio dopo di che fateli raffreddare e tuffateli nella giardiniera facendo che il gusto pungente li abbracci e serviteli in delle coppette come aperitivo oppure come portata principale in terrazza;