#genovesevaldigrano

Rigatoni alla Genovese di Calamari


Eccoci a metà della prima settimana di Febbraio, un Febbraio molto pazzo a quanto pare visto che il termometro ha sbalzi di temperatura incredibili. 

Tralasciando eccoci finalmente tornati con una nuova #ricetta, se avete seguito le stories la settimana scorsa gli amici @pastavaldigrano mi hanno inviato una super ricca fornitura dei loro formati, e quindi perché non mettersi all'opera per un super #valdigranoday

Ovviamente il merito dell'ispirazione viene dalla mitica Fiorella, vulcano napoletano conosciuta meglio come @cucinoperamore, qualche post fa aveva pubblicato una delle ricette iconiche della tradizione napoletana, ha un nome tipicamente ligure ma non ha niente a che fare con la liguria solitamente ha due ingredienti principali: cipolle e carne.

Tuttavia quella che vi porto ora non è una versione classica, ma è al profumo di calamari, una super genovese al profumo di mare, un tripudio di gusto coinvolgente, spulciando su internet questa salsa, si presume essere stata diffusa da immigrati o commercianti genovesi - anche perché Genova e Napoli sono stati due dei porti più importanti nella storia, molti ribadiscono anche che il nome di questo sugo derivi da un cognome - visto che Genovese è un cognome diffuso in Campania, quindi che ne dite ci mettiamo all'opera?

INGREDIENTI 
200 g di Rigatoni Valdigrano
3 Cipolle Rosse
2 Calamari di Media grandezza
2 Cucchiai di Concentrato di Pomodoro
1 Spicchio d'Aglio
Olio d'Oliva
Sale
Coste di Sedano
Bicchiere di Vino Bianco Secco
Burro qb
Formaggio Grattugiato

PROCEDIMENTO
Per prima cosa occupatevi della parte più "difficile" ovvero le cipolle: dopo averle pelate con l'aiuto di una mandolina affettatele finemente e tuffatele direttamente in acqua fredda - in questo modo eliminerete il forte e l'amaro. 
Quindi create un trito con la costa di sedano, fate quindi scaldare dell'olio in un tegame piuttosto ampio, fate insaporire il tutto dopo di che aggiungete le cipolle fatele tostare - se volete potete sfumare con del vino bianco o una birra, io ho optato per un vino bianco secco., quando la parte alcolica sarà evaporata aggiungete dell'acqua e a fuoco basso fatele cuocere per quasi due ore.
Trascorsa la prima ora, procedete a pulire i calamari: privateli delle interiora e lavateli sotto l'acqua corrente, tagliateli a tocchetti e aggiungeteli al tegame, e qua ora potete "sporcare" con il concentrato di pomodoro e procedete a cuocere ancora per un'altra oretta aggiustate ovviamente come sale e come pepe - se volete potete aggiungere anche un peperoncino per dare maggiore carattere.
A questo punto portate a bollore un tegame con dell'acqua per lessare la pasta e quando bollirà tuffatela e procedete alla cottura, quando sarà al dente trasferitela nel tegame con la cipolla e terminate la cottura. A questo punto la parte "audace" della ricetta: fuori dal fuoco aggiungete burro e formaggio grattugiato questo renderà ancora più cremosa l'idea e quindi potete servire ai vostri commensali quest'idea.